La depressione post-partum
Come riconoscerla e consigli per affrontarla.
Dopo aver atteso per 9 lunghi mesi, le aspettative, l’esperienza intensa del parto, gli sbalzi ormonali ed emotivi provocati dalla gravidanza fanno sentire le mamme estremamente stanche e svuotate.
Ci sono differenze importanti tra la stanchezza fisiologica e la depressione vera e propria, per cui è importante riconoscerne i sintomi e trattarla in modo corretto.
I sintomi della depressione post-partum.
Umore instabile, stanchezza, tristezza, pianto sono tutti sintomi che richiamano anche il cosiddetto baby blues, una condizione “passeggera” che è assolutamente normale vivere nelle prime settimane dal parto. È normale avvertire un’estrema stanchezza, spesso causata dal poco sonno, e affrontare difficoltà nuove come l’allattamento o sentirsi inadeguate.
Quando ci si riferisce alla depressione post-partum invece si parla di una condizione ben più grave che in genere si manifesta con i seguenti sintomi:
- Tristezza e sconforto costante.
- Mancanza di energia.
- Difficoltà nell’accudimento del neonato.
- Crisi di pianto frequenti.
- Perdita o aumento di peso eccessivi.
- Calo di autostima.
- Sensi di colpa continui legati al bambino.
- Senso di frustrazione e irritabilità.
- Difficoltà a concentrarsi.
- Pensieri negativi che riguardano sia sé stesse, sia il bambino.
- Difficoltà a dormire o aumento della necessità di dormire.
Purtroppo molte donne che soffrono di depressione post-partum si sentono in colpa e questo impedisce loro di chiedere aiuto. Altre semplicemente non sono consapevoli della gravità della condizione. Se questi sintomi durano per settimane, se la madre non è in grado di prendersi cura del bambino o se inizia ad avere pensieri autolesionistici, è fondamentale chiedere aiuto al medico o rivolgersi al consultorio.
Avere accanto la propria famiglia, e soprattutto il proprio compagno, è di estrema importanza in questi casi per un supporto non solo psicologico ma anche pratico. Aiutare la mamma a gestire il bambino o semplicemente essere presenti affinché lei possa riposare è un aiuto fondamentale nelle prime settimane di vita del bambino. L’obiettivo è non sovraccaricare la neo-mamma, cercare di proteggerla dall’eccessiva stanchezza e frustrazione che potrebbero.
Il compagno, in primis, deve stare attento anche a individuare eventuali sintomi della depressione post partum e poi per aiutarla nel percorso di guarigione.
Depressione post-partum: come curarla.
La depressione post-partum si inizia ad affrontare rivolgendosi allo psicologo o allo psichiatra: lo specialista fornirà gli strumenti per aiutare la neo-mamma ad uscire da questa condizione. Il trattamento terapeutico dipenderà, invece, dalla gravità della situazione.
Nei casi di depressione post-partum gravi sarà necessario assumere dei farmaci antidepressivi sotto controllo dello psichiatra. Oltre all’eventuale assunzione di farmaci, vi sono una serie di buone pratiche che aiuteranno le donne a sentirsi meno sopraffatte dalla condizione:
- Confrontarsi con altre donne: seguire dei corsi post-partum, conoscere altre mamme che stanno affrontando lo stesso percorso può essere d’aiuto per condividere il peso dell'esperienza e ridimensionare le difficoltà.
- Prendersi tempo per sé: dedicarsi del tempo per prendersi cura di sé, magari fare un messaggio, o dedicarsi ai propri hobby la aiuterà a sentirsi meglio.
- Frequentare le amiche: trascorrere dei momenti spensierati in compagnia è un toccasana per il buonumore.
- Passeggiare all’aria aperta: i benefici di stare all’aria aperta sono noti, per cui fare ogni una passeggiata col bimbo, leggere al parco, sono occasione per rilassare la mente e trarre i benefici dallo stare fuori casa e spezzare la routine.
Saper riconoscere i sintomi, prendere consapevolezza di che cosa significhi soffrire di depressione post-partum è il primo passo per iniziare a vivere la maternità in modo sereno.