Barefooting

I benefici del camminare scalzi

Il barefooting, in Italia meno conosciuto col termine gimnopodismo, è uno stile di vita e una pratica che prevede il camminare scalzi.

Nata in Nuova Zelanda, dopo il grande successo negli Stati Uniti questa pratica è ora diffusa anche in Europa. C’è chi la pratica solo tra le mura di casa, mentre i meno temerari la praticano ovunque: dalla spiaggia ai prati nei parchi, ma anche in montagna e persino in città.

Questa pratica ha avuto tanto successo perché diversi sono i benefici di camminare a piedi nudi. I principali benefici che il barefooting apporta all’organismo sono:
  • Stimolazione delle endorfine;
  • Miglioramento della circolazione e di conseguenza anche del sonno;
  • Miglioramento della postura;
  • Ripristino del nostro equilibrio interiore grazie allo stretto contatto con la natura;
  • Riduzione dello stress


Camminando a piedi nudi i bambini piccoli hanno modo di sviluppare in maniera corretta l’arcata plantare, evitando l’insorgenza dei cosiddetti piedi piatti.

Il piede chiuso all’interno della scarpa compie dei movimenti innaturali che fanno lavorare i muscoli ed il corpo in maniera non proprio efficace. Anche gli stress traumatici a caviglie e ginocchia vengono notevolmente ridotti con la pratica del Barefooting.

Ovviamente occorre prestare assoluta attenzione anche al contesto in cui si cammina scalzi, per evitare di ferirsi ai piedi. Per questo motivo esistono in commercio delle calze pensate proprio per praticare questo stile di vita, che proteggono il piede e allo stesso tempo mantengono intatta la “magia” di camminare a piedi scalzi.

Barefooting: controindicazioni.
Vi sono soggetti per i quali camminare scalzi è sconsigliato. Innanzi tutto a chi soffre di diabete, perché a causa della cute molto sensibile il rischio di ferirsi ai piedi è molto elevato. È sconsigliato il barefooting anche a chi ha problemi di tallonite, tendinite o artrite.