Pet Therapy
Cos'è e quali sono i benefici
Oltre ai cani e ai gatti, nell’ambito della Pet Therapy si utilizzano anche i cavalli, gli asini e i conigli, nel pieno rispetto del benessere dell’animale.
Quanto la compagnia di un animale faccia bene è una certezza, lo sanno bene i proprietari di cani e gatti, ed è una terapia riconosciuta anche a livello sanitario. Vediamo innanzitutto a cosa serve la Pet Therapy e quali sono i benefici.
Pet therapy: i benefici
Studi scientifici riportati anche dall’Istituto Superiore di Sanità dimostrano quanto sia efficace l’impiego degli animali come metodo di cura soprattutto in contesti nei quali i pazienti possono sentirsi soli, quali ospedali e case di cura, perché lontani dall’affetto dei propri cari. La presenza di un animali, infatti, ha diversi benefici:
- Offre spunti di conversazione.
- Stimola la comunicazione.
- Stimola le relazioni sociali.
L’interazione tra persona e animale è facilitata perché il paziente non si sente giudicato. Questo aspetto è molto importante soprattutto per il trattamento di persone che hanno difficoltà nel comunicare con gli altri come chi è affetto da autismo, ad esempio.
La presenza dei cani nelle sedute terapeutiche con pazienti autistici dimostra un miglioramento dell’attenzione e delle interazioni verbali e non verbali e la diminuzione delle stereotipie comportamentale, ovvero di quei movimenti apparentemente senza scopo propri dei pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico.
Inoltre stare in compagnia di un animale abbassa i livelli di stress e ansia, calma il battito cardiaco, favorendo la produzione di endorfina e dopamina che causano il buonumore.
La Pet Therapy in Italia
Il termine Pet Therapy in Italia è stato sostituito da Interventi assistiti con gli animali (IAA). All’interno degli IAA si individuano 3 tipi di approcci diversi:
- Terapeutica (terapia assistite con gli animali, TAA).
- Ludico-ricreativa (attività assistita con gli animali, AAA).
- Educativa (educazione assistita con gli animali, EAA).
Sì perché l’ambito puramente terapeutico non è l’unico a riconoscere l’importanza dell’interazione tra animali e persone. Anche in ambito educativo il ruolo di “ponte” che l’animale crea con i bambini è considerato preziosissimo.
Difficoltà di apprendimento, spesso dovuti a deficit dell’attenzione, episodi di aggressività e altri problemi comportamentali possono essere contrastati proprio grazie all’interazione bambino-animale.
Occuparsi di un animale influisce positivamente sullo sviluppo della personalità dei bambini, fa accrescere la fiducia in se stessi e quindi l’autostima, migliora l’empatia e aumenta il senso di responsabilità.
Anche durante le attività ludico-ricreative assistite con gli animali il bambino trae dei benefici: stabilisce una relazione con l’animale che facilita i comportamenti sociali e quindi le interazioni con gli altri bimbi e con le persone adulte.
I luoghi della Pet Therapy
I luoghi in cui si praticano gli Interventi assistiti con animali sono molteplici:
- Le case di riposo e le case di cura.
- Gli ospedali.
- Le Fattorie didattiche.
- Le scuole.
- I centri specializzati in questa disciplina.
Ricordiamo che la Pet Therapy in Italia è regolata dalle “Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali”, approvate in conferenza stato-regioni nel marzo 2015.
Queste definiscono gli standard operativi, definiscono i compiti e le responsabilità delle diverse figure professionali e operatori che partecipano a queste iniziative ed infine stabiliscono anche quali percorsi formativi bisogna seguire per poter lavorare nel mondo degli IAA.