Il botulismo alimentare

Cos’è, come si previene e cosa fare in caso di sospetto

Il botulismo alimentare è una grave intossicazione causata dall’ingestione di alimenti contaminati dalla tossina botulinica, prodotta dal batterio Clostridium botulinum.

Sebbene sia una malattia rara, rappresenta un’emergenza medica per la sua potenziale gravità: la tossina è infatti una delle sostanze naturali più potenti conosciute.

Il Clostridium botulinum è un batterio anaerobio (vive in assenza di ossigeno) che può svilupparsi in alimenti conservati in modo scorretto. In queste condizioni produce la tossina responsabile del botulismo. La tossina agisce sul sistema nervoso bloccando la trasmissione degli impulsi ai muscoli, causando una paralisi progressiva.

Sintomi comuni
I sintomi possono comparire da poche ore fino a 2-3 giorni dopo l’ingestione della tossina e includono:
  • Disturbi neurologici precoci: visione doppia o offuscata, difficoltà a parlare e deglutire, secchezza della bocca.
  • Sintomi gastrointestinali: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea o stitichezza.
  • Debolezza muscolare: progressiva e simmetrica, che può estendersi ai muscoli respiratori.

Il botulismo non causa febbre.
La comparsa di sintomi neurologici associati a problemi digestivi deve far sospettare l’intossicazione.

Gli alimenti più a rischio sono:
  • Conserve casalinghe di verdure sott’olio o in salamoia non sterilizzate correttamente.
  • Insaccati e carni conservate in modo non adeguato.
  • Prodotti ittici affumicati o conservati artigianalmente.
  • Alcuni alimenti industriali mal conservati, se la catena del freddo non viene rispettata.

Prevenzione
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di botulismo:
  • Seguire ricette e linee guida sicure nella preparazione delle conserve casalinghe (sterilizzazione a pressione, bollitura, uso corretto di sale e aceto).
  • Evitare di consumare conserve casalinghe se il tappo è gonfio, se si avvertono odori anomali o se l’aspetto è sospetto.
  • Non assaggiare mai alimenti dubbi: anche una piccolissima quantità può essere pericolosa.
  • Mantenere la catena del freddo nei prodotti che lo richiedono.
Casi recenti in Sardegna
Un episodio drammatico ha riportato l’attenzione sul tema del botulismo alimentare durante l’estate 2025. A fine luglio, in occasione della Fiesta Latina di Monserrato (Cagliari), diversi partecipanti hanno accusato gravi sintomi dopo aver consumato pietanze contenenti salsa guacamole. L’8 agosto è deceduta Roberta Pitzalis, 38 anni, mentre pochi giorni dopo la stessa sorte è toccata a Valeria Sollai, 62 anni, ricoverata al Policlinico di Monserrato.

Altri pazienti, tra cui una ragazza di 14 anni e un bambino di 11 anni, sono stati ricoverati con sintomi compatibili con l’intossicazione da botulino; alcuni di loro sono fortunatamente già stati dimessi.

Le indagini hanno portato al ritiro di due lotti di polpa di avocado a marchio Metro Chef, utilizzati per la preparazione della salsa sospetta.

Il Ministero della Salute e le autorità regionali hanno attivato immediatamente i protocolli di emergenza, garantendo la distribuzione tempestiva delle antitossine e intensificando i controlli sugli alimenti a rischio.