Alimenti speciali
Celiachia e altre intolleranze alimentari
In farmacia abbiamo dedicato un’attenzione particolare ai prodotti specifici per intolleranze ed allergie alimentari tutti provenienti rigorosamente da agricoltura biologica.
Le intolleranze alimentari si manifestano quasi sempre con una sintomatologia generale che si può presentare con stanchezza, cefalea, gonfiori addominali postprandiali, infezioni ricorrenti, dolori articolari o con modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, orticaria, ecc.).
Spesso le intolleranze sono correlate a disordini del peso corporeo, sia in eccesso che in difetto.
Esse sono riconducibili all'accumulo nel tempo delle sostanze responsabili di Ipersensibilità, fino ad un livello che ad un certo punto supera la dose soglia.
Per ottenere un miglioramento del quadro sintomatologico, è necessario astenersi rigorosamente per almeno 2-3 mesi dall'assunzione del cibo incriminato - anche nelle sue forme nascoste (es. siero di latte nel prosciutto cotto) - ed anche dall'assunzione di cibi che possono generare reazioni crociate (es. latticini - carne di manzo).
Va inoltre sottolineato che, le sostanze chimiche addizionate nel corso di qualsiasi momento della lavorazione di un cibo possono: a) renderlo allergizzante, b) produrre un'Intolleranza alle sostanze aggiunte oppure c) diventare veicolanti delle molecole contenute nell'Alimento (soprattutto proteine) e renderle fonte di Intolleranza.
Basti pensare agli oli vegetali, che sono il capolista delle intolleranze alimentari, al contrario degli oli spremuti a freddo.
Pertanto, il primo intervento nei confronti di cibi sospetti, è quello di utilizzare solo prodotti sicuramente puliti.
Le intolleranze alimentari si manifestano quasi sempre con una sintomatologia generale che si può presentare con stanchezza, cefalea, gonfiori addominali postprandiali, infezioni ricorrenti, dolori articolari o con modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, orticaria, ecc.).
Spesso le intolleranze sono correlate a disordini del peso corporeo, sia in eccesso che in difetto.
Esse sono riconducibili all'accumulo nel tempo delle sostanze responsabili di Ipersensibilità, fino ad un livello che ad un certo punto supera la dose soglia.
Per ottenere un miglioramento del quadro sintomatologico, è necessario astenersi rigorosamente per almeno 2-3 mesi dall'assunzione del cibo incriminato - anche nelle sue forme nascoste (es. siero di latte nel prosciutto cotto) - ed anche dall'assunzione di cibi che possono generare reazioni crociate (es. latticini - carne di manzo).
Va inoltre sottolineato che, le sostanze chimiche addizionate nel corso di qualsiasi momento della lavorazione di un cibo possono: a) renderlo allergizzante, b) produrre un'Intolleranza alle sostanze aggiunte oppure c) diventare veicolanti delle molecole contenute nell'Alimento (soprattutto proteine) e renderle fonte di Intolleranza.
Basti pensare agli oli vegetali, che sono il capolista delle intolleranze alimentari, al contrario degli oli spremuti a freddo.
Pertanto, il primo intervento nei confronti di cibi sospetti, è quello di utilizzare solo prodotti sicuramente puliti.