Il Long Covid

Di cosa si tratta e quali sono i sintomi

Long Covid è un termine inglese che viene comunemente utilizzato per indicare l'insieme dei disturbi e manifestazioni cliniche che permangono dopo l'infezione da Covid-19.

I tempi di recupero dalla malattia sono oggettivi, la maggior parte delle persone recupera entro i due mesi successivi, ma alcuni disturbi possono durare a lungo e determinare la sindrome da Long Covid.

La presenza di sintomi da Long Covid non dipende da quanto si è stati male durante l’infezione. Succede infatti che anche persone che hanno avuto una forma lieve di Covid-19 manifestino problemi a lungo termine.

Si è osservato che in genere nelle donne sotto i 60 anni il rischio di soffrire di Long Covid raddoppia rispetto agli uomini, mentre superata questa soglia di età i rischi tra i due sessi è simile. Il Long Covid appare anche in età pediatrica, senza distinzione di sesso.

I sintomi del Long Covid sono tanti e diversi, molto spesso influiscono negativamente sulla qualità della vita della persona che ne soffre. Generalmente, i disturbi a lungo termine che appaiono in chi è guarito dall’infezione da Sars-Cov-2 sono:
  • Stanchezza cronica (astenia)
  • Affanno
  • Problemi di memoria e concentrazione
  • Depressione e ansia
  • Annebbiamento mentale, in inglese "brain fog"
  • Perdita dell’olfatto (anosmia) o del gusto (ageusia)
  • Dolore o senso di oppressione al petto
  • Difficoltà a dormire (insonnia)
  • Palpitazioni, dopo il minimo sforzo
  • Vertigini
  • Formicolii
  • Dolori articolari
  • Debolezza muscolare
  • Fischi o ronzii o male all’orecchio
  • Diarrea, dolori di stomaco
  • Perdita di appetito
  • Febbre
  • Tosse
  • Mal di testa
  • Mal di gola
  • Eruzioni sulla pelle (cutanee)


Questi disturbi sono causati o da un danno diretto della malattia ad alcuni organi, o da un coinvolgimento anomalo del sistema immunitario che, per sconfiggere l’infezione, probabilmente danneggia in parte organi e tessuti del proprio corpo perché attaccati da un virus che - si pensa - ha dei tratti in comune con le componenti dell’organismo stesso (mimetismo molecolare).

Come diagnosticare la sindrome da Long Covid?
Se passati due mesi dal tampone negativo che sancisce il termine dell’infezione si avvertono ancora alcuni disturbi come quelli citati sopra, occorre rivolgersi al proprio medico. Il medico curante dovrà monitorare lo stato di salute fisica e psicologica dei pazienti che hanno avuto il Covid, prescrivendo accertamenti come l’elettrocardiogramma sotto sforzo o la spirometria.

Non ci sono ad oggi terapie per i disturbi legati al Long Covid, ma soluzioni personalizzate a seconda dei sintomi. Riabilitazione fisica, supporto psicologico per chi soffre di stress post-traumatico e supporto di un dietologo sono d’aiuto a seconda dei casi.

Prevenire l’infezione da Sars-Cov-2 è l’unica arma contro il Long Covid. Per questo, anche da vaccinati, è importante continuare ad adottare tutte le precauzioni che abbiamo imparato in questi mesi: utilizzare la mascherina sempre nei luoghi chiusi e/o affollati, lavarsi spesso le mani col sapone o con l’igienizzante a base alcolica e mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro.

Fonte: www.issalute.it