Le sostanze obesogene

Cosa sono e perché evitarle

Vi sono alcune sostanze chimiche che hanno delle ripercussioni sull'aumento del peso: questo è stato messo in luce da una recente ricerca scientifica che ha studiato l’aumento significativo dei casi di obesità a livello mondiale. Se negli ultimi due decenni il consumo calorico è rimasto pressoché invariato, dall’altra parte si è osservato un aumento preoccupante del fenomeno dell’obesità.

Queste sostanze chimiche, definite “obesogene”non sono solo cibi: si tratta di sostanze con cui si entra facilmente in contatto nella quotidianità e, spesso, senza avere consapevolezza. L’aumento del peso, secondo questa ricerca scientifica, dipenderebbe pertanto non solo dall’alimentazione, dallo stile di vita e dalla mancanza di attività fisica, ma anche dall’esposizione a queste sostanze obesogene.

Le sostanze obesogene, o interferenti endocrini, sono diverse. Per praticità segnaliamo le seguenti, che sono anche le più diffuse:

  • Glutammato monosodico: utilizzato nell’industria alimentare per la preparazione di patatine, snack salati, cibi congelati e salse.
  • Pesticidi.
  • Ftalati e Bisfenolo A: sono sostanze presenti nella plastica utilizzata per confezionare gli alimenti.
  • Biossido di azoto: inquinante ambientale che proviene dalle combustioni nel settore dei trasporti, negli impianti industriali o negli inceneritori di rifiuti.


Tantissime persone vivono in “contesti obesogeni”, ovvero in contesti in cui questo tipo di sostanze abbonda. In questi contesti i casi di obesità e di malattie metaboliche associate sono più frequenti.

Vediamo meglio come “funzionano” le sostanze obesogene.
Le sostanze obesogene sono costituite da molecole chimiche che riescono ad interferire nelle funzioni del sistema endocrino e per questo sono chiamate anche “interferenti”. Nelle persone con cui entrano in contatto, queste sostanze favoriscono lo sviluppo di disturbi metabolici che, nei casi più gravi, interesseranno anche la loro progenie.

Questa trasmissibilità dipende dal fatto che le sostanze obesogene riescono a influire sui punti di regolazione geneticamente ereditati per il controllo del peso e della composizione corporea durante i periodi critici dello sviluppo: crescita fetale, primi anni di vita e pubertà.

Già nel 2006 un altro studio (Grun e Blumberg) aveva ipotizzato che l’esposizione a questo tipo di sostanze prima della nascita o nei primi anni di vita potesse determinare un accumulo di tessuto adiposo. Oggi, in quest’ultimo studio svolto attraverso l’utilizzo di modelli animali, si è dimostrato che queste sostanze, che sono perlopiù inquinanti ambientali, favoriscono la differenziazione di cellule staminali in adipociti, aumentando non solo il deposito di lipidi nelle cellule adipose, ma agendo anche sul senso di sazietà, sul bilancio energetico e sullo stimolo della fame.

Sostanze obesogene: come evitarle.
In attesa di disposizioni legislative, tutti noi possiamo iniziare ad adottare alcuni comportamenti responsabili come quelli proposti dal progetto “Conosci, riduci, previeni” dell’Istituto Superiore della Sanità, di cui riportiamo un estratto:
1. Non riutilizzare contenitori in plastica per alimenti e bevande usurati o “monouso”.

2. Limita l’utilizzo di utensili da cottura antiaderenti se il rivestimento è usurato.
3. Utilizza la carta oleata o la pellicola a contatto con gli alimenti solo secondo le indicazioni del produttore. Leggi l’etichetta!
4. Durante la cottura dei cibi garantisci un’adeguata ventilazione dei locali e utilizza cappe d’aspirazione
5. Limita la combustione di incenso e il fumo di candela, ed evita il fumo di sigaretta nell’ambiente dove vivi
6. Sostituisci gli involucri lacerati e/o usurati degli oggetti con imbottitura in schiuma (sedili dell’auto, materassi ecc.).
7. Limita l’uso di capi di abbigliamento con trattamenti opzionali idrorepellenti o antimacchia.
8. Evita il consumo di alimenti con parti carbonizzate/bruciate e limita l’uso di alimenti affumicati. Elimina dai cibi le parti bruciate (anche dalla pizza).
9. Nella scelta di materiale per la casa limita l’uso di PVC morbido contenente DEHP
10. Evita il ristagno della polvere negli ambienti chiusi